Il governo Draghi è all’opera per rendere effettive le misure contro i rincari, ma a fine anno si registrerà comunque un aumento.
Il governo Draghi è all’opera per lavorare verso l’azzeramento degli oneri generali e dei rincari per il terzo trimestre 2022. Gas ed energia elettrica ridotti al 5% sull’aliquota Iva sulle somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali.
Ma nonostante queste belle notizie, la spesa per le utenze a fine anno registrerà un +91% e un +70,7%. I provvedimenti del governo Draghi alleggeriranno i costi delle utenze per altri tre mesi, da luglio a settembre 2022. Effettivo anche il nuovo decreto bollette. Draghi ha sottolineato che senza il decreto in questione, i cittadini “avrebbero ricevuto bollette con rincari fino al 45%”. Per questo motivo, continua, “sono rientrato velocemente dal vertice Nato di Madrid”.
Nonostante l’intervento, il capo del governo ha ricordato il fatto che “per le bollette abbiamo speso 30 miliardi dall’inizio dell’anno”. Anche i prezzi del mercato all’ingrosso rimarranno elevati, “influenzati dalla grande incertezza per il conflitto russo-ucraino”, dice l’Arera.
Arera: “Concentrati nel definire soluzioni efficaci”
Il presidente dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), Stefano Besseghini, afferma che attualmente “Viviamo un momento di grande complessità. In cui anche piccoli aumenti possono provocare reazioni eccessive”.
E continua: “La ricerca di una pur difficile stabilità nel segnale di prezzo alle famiglie, assume anche in questa fase estiva un particolare rilievo, pur nella consapevolezza che tutti gli sforzi devono essere sin da ora concentrati nel definire strumenti e soluzioni che ci permettano di essere efficaci nel prossimo inverno, sia nel garantire la sicurezza della fornitura che nel contenere i costi per il consumatore finale e l’intero sistema. Commissione europea, governi e regolatori nazionali stanno lavorando con comune intento verso questi obiettivi”, conclude.
Arera, si pone lo scopo di “ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi elettrici, le aliquote relative agli oneri generali di sistema elettrico applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione”.
In questa situazione, anche il fornitore Gse “provvede ad erogare un servizio di riempimento di ultima istanza tramite l’acquisto di gas naturale, a fini dello stoccaggio e della successiva vendita entro il 31 dicembre 2022, nel limite di un controvalore pari a 4 miliardi di euro“. Gse può operare “anche mediante accordi con società partecipate direttamente o indirettamente dallo Stato” e con il coordinamento “con l’impresa maggiore di trasporto”.